La Juve si gode il successo di Cagliari e guarda con più fiducia all''Inter. Di sicuro la settimana senza impegni arriva al momento giusto per i bianconeri, che, nazionali a parte, potranno riposare fino a martedì. Non Krasic, evidentemente affaticato, chiamato mercoledì a un impegno supplementare con la Serbia contro Israele. Per questo, pretattica a parte, Delneri ha già fatto sapere che farà rifiatare Milos contro i nerazzurri.

"RIPAGATI DAGLI ATTACCANTI DI RUOLO"
La Juve torna alla vittoria e anche Gigi Delneri ritrova il sorriso. "Abbiamo pagato dazio fin qui perché non avevamo giocatori in attacco di ruolo. Ora siamo stati ripagati. Sapevamo che sarebbe stato diverso. Ma dobbiamo restare con i piedi per terra", ha detto. Domenica, però, c'è l'Inter: "Non mi interessa, può essere anche più difficile giocare con il Cagliari, mi aspetto una gara difficile come sapevo fosse quella di Cagliari".

Delneri ha anche rinunciato al 4-4-2 presentando una Juve ben organizzata. "All'inizio sia Martinez che Krasic hanno interpretato bene il match. Sull'1-1 abbiamo fatto il 4-3-1-2, dando più libertà a Del Piero e Matri, la squadra ha retto bene, è stata capace di soffrire, d'altra parte vincere a Cagliari non è facile come si può pensare", ha raccontato.

La difesa, però, ha ballato a tratti:  "C'era un ragazzo di 18 anni tra i quattro, comunque lavorando si può fare bene, ma ci sono anche gli avversari e il Cagliari è una squadra importante. Sull'1-1 abbiamo giocato senza esterni, ma occorre avere terzini bassi che possono attaccare. Infatti Chiellini ha fatto il cross del secondo gol e Barzagli quello del terzo gol".

MATRI: "CHE GOIA, MA QUEI FISCHI..."
Seconda doppietta consecutiva al Sant'Elia, ma questa volta con una maglia diversa, quella della Juve. Fischiato e contestato, Alessandro Matri ha risposto con quello che sa fare meglio, i gol. ''Gioia personale per le reti e la vittoria: la Juve veniva da un periodo non positivo, con questa vittoria entriamo in una nuova fase'', ha detto. Sei giorni fa, però, la casacca era rossoblu: ''Strano essere a Cagliari con una maglia diversa, fino a domenica ero qui. E' la prima volta che mi capita di giocare con una ex squadra. La reazione dei tifosi si può capire, ma non è un problema. Certo, avrei preferito un'accoglienza migliore: il Cagliari mi ha dato tanto, ma qualcosina l'ho data anch'io. All'inizio molta emozione: sono riuscito a non esultare per rispetto a compagni e società. Ora aspetto la sfida con l'Inter: mi intriga moltissimo''.

TONI: "VISTO CHE NON SONO FINITO?"
"Sono ormai un po' di anni che dicono che sono finito, in realtà sono ancora qui sul pezzo. Vai a vedere un po' di numeri e faccio sempre gol". Così Luca Toni dopo il match analizza la sua gara e prova a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. "Sono felice perché tornavo da un infortunio e sono riuscito a segnare, chiudendo una partita che per noi era troppo importante vincere. La Juventus deve tornare in alto: sono molto contento e orgoglioso di aver festeggiato il mio centesimo gol con questa maglia", le parole di Toni che ha identificato in Matri il presente e il futuro bianconero: "E' un gran giocatore ed un grande acquisto e sarà il futuro della Juve".

AQUILANI: "NESSUN CALCIO A COSSU"
"E' stato assolutamente non volontario, non mi ero neppure accorto. Mi dispiace, non c'era alcun motivo per farlo, c'era anche l'arbitro davanti. Da parte mia c'è buona fede". Così Alberto Aquilani commenta le immagini che inquadrano il suo piede mentre dà un calcio a Cossu mentre è a terra dopo aver subito un fallo. Sulla Juve e sugli attaccanti, Aquilani dice: "Toni è un campione assoluto, ci è mancato in queste gare, adesso ci aiuterà. Ha fatto il 3-1, Matri ha fatto una doppietta: senza dimenticare nessuno, questi sono due campioni". 

DEL PIERO, MAROTTA APRE AL RINNOVO
"Il comunicato congiunto di venerdì è stato molto chiaro: la porta è aperta per il rinnovo". Lo ha ribadito, parlando del prolungamento del contratto di Alessandro Del Piero, il direttore generale della Juventus, Giuseppe Marotta. "Quanto prima ci siederemo ad un tavolo per discutere sulla parte più determinante, quella economica", ha sottolineato.